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ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI
“FILIPPO BRUNELLESCHI”
Girgenti 1866...
La storia di un istituto
scolastico raccontata
dai suoi strumenti
e libri antichi
Mostra bibliografica
e di strumenti tecnico-scientifici
La mostra vuole raccontare l'intreccio tra la storia di un istituto scolastico con quella della sua città e del suo territorio. Dal suo allestimento sono emerse figure di Insegnanti, vicende e considerazioni su tanti degli oggetti esposti. Le figure che più di tutte si ergono sono quelle di due insegnanti dell'Istituto, Vittorio Savorini e Pietro Lancetta.
Il primo viene chiamato ad effettuare, dall'allora prefetto di Girgenti senatore Giorgio Tamajo, un'indagine sociologica sulle condizioni di vita dei minatori e degli agricoltori della provincia. Siamo nel 1880, in piena questione meridionale il Savorini si mette al lavoro ed elabora un opuscolo pieno di dati, di tabelle e di informazioni che ancora oggi è, per molti studiosi, pietra miliare da cui partire se si vogliono effettuare degli studi seri sull'argomento. La seconda figura è quella di Pietro Lancetta, insegnante di fisica, che viene chiamato nel 1894, dall'allora Preside Prof. Leonardo Ricciardi, a dirigere l'osservatorio meteorologico e astronomico dell'Istituto. A seguito dell'adozione dei fusi orari in Italia avvenuta nel 1893, la Provincia di Girgenti intende dismettere il suo osservatorio, nel contempo, però, vuole fare continuare l'attività di studio e di ricerca. Decide di donare all'Istituto Tecnico tutti i libri e gli strumenti dell'osservatorio. La scuola se ne fa carico e organizza l'osservatorio e addirittura costruisce una piccola torre per le osservazioni. L'osservatorio della scuola viene inaugurato nel 1894, il primo direttore fu Giovanni Platania insigne geografo, di seguito subentra il Prof. Pietro Lancetta. Il Lancetta da una svolta all'osservatorio ed anche prestigio all'intero Istituto, l'osservatorio ne diventa il vanto. Il Lancetta è un fine ricercatore e studioso, esegue uno studio sul clima di Girgenti, sperimenta alcune sue invenzioni e partecipa a diverse manifestazioni come l'EXPO di Torino del 1911 dove viene premiato con una medaglia. Sugli oggetti in esposizione vi sono da fare alcune considerazioni. La prima riguarda i modellini degli attrezzi di agraria. Crediamo che l'attrezzatura che rappresentano non faccia parte della nostra cultura agraria del tempo, parliamo del periodo che va dal 1850 al 1920. Questo tipo di attrezzi
rispecchia lo sviluppo tecnologico delle campagne che si ebbe al nord. Il possesso di tali modellini da parte della scuola si pensa sia dovuto ad un tentativo di avviare anche nella nostra provincia questa svolta tecnologica. Un'altra considerazione riguarda gli strumenti di topografia e le case costruttrici di tali strumenti. Esposti vi sono strumenti per lo più costruiti da due case: la Filotecnica-Salmoiraghi di Milano e l'Opificio Spano con sede in pieno centro storico di Napoli. In pieno ottocento vi era a Napoli un opificio che rivaleggiava con le migliori case costruttrici riguardo a tecnica ed a precisione. La Filotecnica si espande e resta sul mercato fino ai nostri giorni, mentre l'opificio Spano chiude definitivamente nel 1905. L'ultima considerazione e non ultima per importanza, va fatta sui libri e sulla biblioteca dell'Istituto. Alla fine dell'ottocento a Girgenti c'era un sogno, quello dell'unificazione delle biblioteche della Provincia della Camera di Commercio e della nostra scuola. I locali erano quasi pronti , ma poi non
se ne fece niente. La nostra scuola ha una biblioteca con circa 20000 volumi, di cui alcuni di notevole pregio come i libri della fine del 700 sulla prospettiva o i libri di storia della Sicilia del Caruso e altri di carattere tecnico- scientifico che rappresentano una valida testimonianza e documentazione di storia della letteratura scientifica.
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La mostra vuole raccontare l'intreccio tra la storia di un istituto scolastico con quella della sua città e del suo territorio. Dal suo allestimento sono emerse figure di Insegnanti, vicende e considerazioni su tanti degli oggetti esposti. Le figure che più di tutte si ergono sono quelle di due insegnanti dell'Istituto, Vittorio Savorini e Pietro Lancetta.
Il primo viene chiamato ad effettuare, dall'allora prefetto di Girgenti senatore Giorgio Tamajo, un'indagine sociologica sulle condizioni di vita dei minatori e degli agricoltori della provincia. Siamo nel 1880, in piena questione meridionale il Savorini si mette al lavoro ed elabora un opuscolo pieno di dati, di tabelle e di informazioni che ancora oggi è, per molti studiosi, pietra miliare da cui partire se si vogliono effettuare degli studi seri sull'argomento. La seconda figura è quella di Pietro Lancetta, insegnante di fisica, che viene chiamato nel 1894, dall'allora Preside Prof. Leonardo Ricciardi, a dirigere l'osservatorio meteorologico e astronomico dell'Istituto. A seguito dell'adozione dei fusi orari in Italia avvenuta nel 1893, la Provincia di Girgenti intende dismettere il suo osservatorio, nel contempo, però, vuole fare continuare l'attività di studio e di ricerca. Decide di donare all'Istituto Tecnico tutti i libri e gli strumenti dell'osservatorio. La scuola se ne fa carico e organizza l'osservatorio e addirittura costruisce una piccola torre per le osservazioni. L'osservatorio della scuola viene inaugurato nel 1894, il primo direttore fu Giovanni Platania insigne geografo, di seguito subentra il Prof. Pietro Lancetta. Il Lancetta da una svolta all'osservatorio ed anche prestigio all'intero Istituto, l'osservatorio ne diventa il vanto. Il Lancetta è un fine ricercatore e studioso, esegue uno studio sul clima di Girgenti, sperimenta alcune sue invenzioni e partecipa a diverse manifestazioni come l'EXPO di Torino del 1911 dove viene premiato con una medaglia. Sugli oggetti in esposizione vi sono da fare alcune considerazioni. La prima riguarda i modellini degli attrezzi di agraria. Crediamo che l'attrezzatura che rappresentano non faccia parte della nostra cultura agraria del tempo, parliamo del periodo che va dal 1850 al 1920. Questo tipo di attrezzi
rispecchia lo sviluppo tecnologico delle campagne che si ebbe al nord. Il possesso di tali modellini da parte della scuola si pensa sia dovuto ad un tentativo di avviare anche nella nostra provincia questa svolta tecnologica. Un'altra considerazione riguarda gli strumenti di topografia e le case costruttrici di tali strumenti. Esposti vi sono strumenti per lo più costruiti da due case: la Filotecnica-Salmoiraghi di Milano e l'Opificio Spano con sede in pieno centro storico di Napoli. In pieno ottocento vi era a Napoli un opificio che rivaleggiava con le migliori case costruttrici riguardo a tecnica ed a precisione. La Filotecnica si espande e resta sul mercato fino ai nostri giorni, mentre l'opificio Spano chiude definitivamente nel 1905. L'ultima considerazione e non ultima per importanza, va fatta sui libri e sulla biblioteca dell'Istituto. Alla fine dell'ottocento a Girgenti c'era un sogno, quello dell'unificazione delle biblioteche della Provincia . della Camera di Commercio e della nostra scuola. I locali erano quasi pronti , ma poi non
se ne fece niente. La nostra scuola ha una biblioteca con circa 20000 volumi, di cui alcuni di notevole pregio come i libri della fine del 700 sulla prospettiva o i libri di storia della Sicilia del Caruso e altri di carattere tecnico- scientifico che rappresentano una valida testimonianza e documentazione di
storia della letteratura scientifica.
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